Con progetti di rilevanza nazionale e internazionale, il Dipartimento maceratese si conferma all’avanguardia anche nell’ambito della ricerca oltre che dell’insegnamento.
Con due corsi di laurea nella top ten degli atenei statali, un tasso di occupazione dell’80%, corsi di specializzazione post lauream e dottorati di ricerca con progetti europei ed extraeuropei, il dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo dell’Università di Macerata unisce il mondo dell’educazione e della formazione con il mondo dell’arte e del turismo.
«L’elemento che accomuna tutti i corsi di laurea del nostro Dipartimento è quello della cura» afferma la Direttrice Lorella Giannandrea, che continua «Sia nelle professioni educative sia nei corsi di laurea legati al territorio, ai beni culturali e al turismo, è la cura per gli altri e per l’ambiente in cui ci troviamo a vivere che ispira i lavori a cui i nostri studenti si preparano».
I PUNTI DI FORZA
Ogni corso di laurea punta a creare figure professionali molto ricercate. Per l’area dell’educazione e della formazione Unimc offre un corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione e della formazione, una magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria, che quest’anno ha visto aumentare il numero dei posti disponibili, e un corso di laurea magistralein Scienze Pedagogiche. Nella classifica Censis 2024, questi ultimi due corsi conseguono un risultato complessivo che li inserisce nelle top ten degli atenei statali.
Secondo i dati AlmaLaurea, il tasso di occupazione è molto alto. Per scienze della formazione primaria quasi il 90% dei laureati dichiara di aver iniziato a lavorare già durante gli studi e circa l’80% di essere occupato a un anno dalla laurea.
Nell’ambito dei beni culturali e turismo, la triennale interclasse in Beni culturali e turismo forma specialisti in processi produttivi di competenza degli uffici del Ministero della Cultura, delle Regioni, degli enti locali, pubblici e privati. Il titolo consente l’accesso all’abilitazione come accompagnatore turistico. Anche le magistrali in Management dei beni culturali e International tourism and destination management, erogata in lingua inglese, offrono una formazione di alto livello con prospettive innovative, come la declinazione degli studi classici di storia dell’arte e beni culturali all’interno delle dinamiche economiche e di sviluppo dei territori e l’attenzione alla dimensione internazionale.
«I dati Alma Laurea – continua Giannandrea – restituiscono una fotografia molto positiva della situazione occupazionale dei nostri laureati. Tra i corsi Post Lauream, il più frequentato è il TFA sostegno. Da segnalare poi la Scuola di Specializzazione per i beni storico artistici, che raccoglie iscritti selezionati provenienti anche da fuori regione».
La ricerca
«Nonostante le dimensioni consistenti del dipartimento – riprende Giannandrea – l’attenzione alla didattica e al rispetto reciproco tra docenti e studenti sono i nostri punti di forza, senza dimenticare l’eccellenza e la qualità della ricerca».
Le ricerche del dipartimento spaziano, infatti, in molti ambiti e settori come progetti di rilevanza nazionale (PRIN) che affrontano sia tematiche legate all’educazione supportata dalle tecnologie sia ricerche legate alle tematiche del genere e del benessere. Sono inoltre in corso Progetti di ricerca che coinvolgono paesi extra europei, come Including Jerusalem, che vede tra i partner un ateneo Palestinese; Educ-IN: Educazione della prima infanzia inclusiva e di qualità in Mozambico; DEVICES – Developing Education in Vietnam and Cambodia Enhancing Employability for Students e Archives 4.0: Artificial Intelligence for Trust in Records and Archives, con l’associazione degli archivisti Canadese.