Un’innovativa installazione didattica di realtà aumentata, concepita per offrire un’esperienza multisensoriale e accessibile dell’arte.
L’Università di Macerata, insieme alla sua più recente spin-off In4In, ha fatto il suo debutto alla Maker Faire – The European Edition di Roma con il progetto “kandINskij – extended inclusive realities”, un’innovativa installazione didattica di realtà aumentata, concepita per offrire un’esperienza multisensoriale e accessibile dell’arte come strumento di inclusione ed espressione rivolta a persone con e senza disabilità. Coordinato dai professori Catia Giaconi e Simone Betti e curato dai dottorandi Tommaso Santilli e Lorenzo Virgini, il progetto si basa sulle associazioni tra colori e suoni proposte dall’artista Vasilij Kandinskij, offrendo un’esperienza educativa multisensoriale e inclusiva.
“KandINskij” mira a essere un mediatore didattico innovativo che integra stampa 3D, circuiti elettrici, videomapping e visual design. Sviluppato all’interno del Centro di Ricerca TIncTec, nell’ambito delle attività di In4In e del progetto Pnrr Vitality, questo strumento interattivo punta a creare una didattica accessibile, progettata in collaborazione con associazioni di settore. I visitatori della Maker Faire hanno potuto sperimentare in prima persona un prototipo che rappresenta l’unione tra tecnologia, arte, pedagogia speciale, geografia del comportamento e della percezione.
IN4IN, spin-off dell’Università di Macerata, si presenta come un pioniere nel settore dei servizi inclusivi, grazie a un approccio innovativo che integra piani assistenziali, educativi e abilitativi. La missione di IN4IN è supportare persone con disabilità, enti pubblici e privati e istituzioni nella gestione delle fragilità, promuovendo soluzioni all’avanguardia per l’inclusione sociale. Tra i suoi punti di forza c’è la collaborazione con un comitato scientifico qualificato, che consente di sviluppare progetti basati su evidenze scientifiche e di aggiornare costantemente le metodologie. IN4IN investe inoltre nella creazione di un network accademico e professionale, che include partner nazionali e internazionali. Innovazione e ricerca convergono anche nella prima piattaforma di certificazione dell’inclusione conforme agli standard ISO 30415, che offre uno strumento per garantire e misurare il rispetto degli standard di inclusività.