Il contributo dell’Università di Macerata al progetto LifeAddicted
Il progetto #LIFEADDICTED “Never drive when you are high”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Antidroga, nasce da un’idea del Comandante della Polizia locale di Macerata, Danilo Doria, che ha voluto intervenire in modo concreto per ridurre l’incidentalità stradale tra i giovani, uno dei principali fattori di morte e invalidità. L’obiettivo era sviluppare un’azione preventiva che coinvolgesse diverse istituzioni e professionisti esperti del settore. Capofila del progetto è il Comune di Macerata con partner l’Università di Macerata in collaborazione con Ast 3 di Macerata, Croce Rossa Italiana, ACI Macerata, Glatad onlus. L’Ateneo maceratese ha lavorato su due obiettivi specifici: da una parte, formare gli studenti e le studentesse in collaborazione con esperti del settore, e dall’altra, intervenire sul target dei bambini, che sono frequentatori delle strade e devono imparare comportamenti che garantiscano la loro sicurezza in città, attraverso strumenti educativi innovativi come il gioco.
Questo approccio è nato per rispondere a una necessità sempre più urgente: garantire che i bambini e i giovani acquisiscano le competenze necessarie per affrontare le strade in modo sicuro. A tale scopo, il progetto ha voluto integrare l’educazione stradale, trattando temi come i segnali stradali, i comportamenti corretti da adottare, e la decodifica della segnaletica verticale e orizzontale, il tutto in un contesto ludico.
Imparare la sicurezza stradale giocando
«L’esito principale» racconta la docente di UniMc Paola Nicolini «è stato la creazione di giochi per bambini, nati da un’azione di formazione che ha visto coinvolti anche operatori del servizio sociale. I giochi progettati sono stati strumenti ideali per una campagna di comunicazione sulla sicurezza stradale, pensata per un pubblico giovanile. Inoltre, l’educazione è stata estesa al tema della giustizia riparativa, un approccio innovativo che ha preso in considerazione non solo chi ha causato l’incidente, ma anche chi lo ha subito e la comunità nel suo insieme. La giustizia riparativa, applicata all’incidentalità stradale, si propone di risanare le ferite creando un percorso che favorisca il dialogo e la responsabilizzazione».
Gli studenti e le studentesse dei corsi di laurea in Servizio Sociale e Filosofia sono stati coinvolti nell’ideazione di giochi da tavolo, progettati per intrattenere i bambini sui temi principali dell’educazione stradale. I giochi sono stati creati con l’intento di essere non solo educativi, ma anche motivanti, piacevoli e divertenti, in modo da stimolare un interesse duraturo nei bambini riguardo alla sicurezza stradale.
Con i fondi del progetto, è stata realizzata una scatola di gioco chiamata “Ci vediamo al parco?”, che riprende lo stile del gioco dell’oca. In questo gioco, i bambini devono affrontare vari ostacoli e imprevisti lungo il percorso per arrivare al parco con i loro amici. Il gioco include situazioni che simulano incidenti di percorso, ma anche vantaggi che agevolano l’avanzamento nel gioco. Questo approccio è stato scelto per insegnare in modo interattivo e divertente le dinamiche della strada.
I bambini che hanno partecipato al gioco si sono divertiti moltissimo, dimostrando un forte interesse per le dinamiche proposte. I feedback sono stati estremamente positivi, poiché il gioco è stato considerato interessante, stimolante e in grado di rinnovare la curiosità dei più giovani riguardo alla sicurezza stradale.


Il gioco è stato progettato e prodotto grazie alla collaborazione con l’esperta di grafica e toys designer Susanna Iraci, evidenziando l’importanza della cooperazione attiva tra attori locali, come ad esempio i professionisti della grafica e del design.
Il podcast firmato Radio RUM

Una collaborazione importante è stata quella con RUM, la Radio dell’Università di Macerata, che ha contribuito alla realizzazione di un podcast. In questo, alcune laureate dell’Università hanno intervistato gli esperti coinvolti nei momenti formativi, creando un contenuto accessibile e informativo per un pubblico più ampio. Il podcast è disponibile sul sito della radio. Inoltre, altre docenti di UniMc hanno partecipato al progetto, arricchendo la proposta formativa con la loro esperienza.
Passi futuri
Un convegno della rete ERUA, che si terrà a Las Palmas, rappresenta un’opportunità importante per presentare il progetto e riflettere sull’uso del gioco come strumento didattico innovativo nell’educazione universitaria. L’esperienza ha dimostrato che l’uso del gioco come metodologia di apprendimento porta a risultati molto interessanti e funzionali, anche nell’ambito della sensibilizzazione sulla sicurezza stradale.
Il progetto continua a lavorare sul tema della giustizia riparativa applicata all’incidentalità stradale, ampliando l’impatto delle attività svolte e riflettendo sull’integrazione di approcci innovativi nella formazione universitaria e nelle politiche locali di sicurezza.
Foto di copertina di Frankie Richardson su Unsplash