In un mondo dove l’infanzia è sempre più sollecitata da schermi e velocità, c’è chi prova – e riesce – a restituirle il tempo della meraviglia. Operattivamente è un progetto unico nel suo genere: un’esperienza ludico-didattica che avvicina i bambini dai 5 agli 11 anni al mondo dell’opera lirica, rendendo accessibile, coinvolgente e profondamente formativa una delle espressioni artistiche più complesse della nostra cultura.

L’idea nasce da un progetto di dottorato Euroka intitolato Are-Nati: Ampliamento dei pubblici all’arena dello Sferisterio, incentrato sull’audience development per il palcoscenico più famoso di Macerata. Si concretizza grazie alla collaborazione tra l’Università di Macerata — con la prof.ssa Paola Nicolini, docente di Psicologia dello Sviluppo e Psicologia dell’educazione; la dottoranda Sara D’Angelo, laureata in Storia dell’Arte e diplomata in violoncello; il giornalista Carlo Scheggia, curatore della comunicazione e del marketing della stagione lirica dello Sferisterio dal 2012; ed EUM – Edizioni Universitarie Maceratesi. Un’équipe trasversale per un obiettivo ambizioso: rendere l’opera familiare ai più piccoli, senza banalizzarne la forza o edulcorarne le trame.

L’opera nasce da una storia e da lì si sviluppa con tutti i suoi linguaggi performativi. La narrazione permette di affrontare la complessità, di crescere e di imparare anche a sostare nelle difficoltà.

Alla base di Operattivamente c’è una certezza didattica: i bambini imparano meglio se coinvolti su più livelli. Seguendo la Teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner e il pensiero narrativo di Jerome Bruner, il progetto propone percorsi che integrano parola, suono, gesto, immagine e gioco.

Durante i laboratori, i piccoli partecipanti ascoltano la narrazione di opere come Aida, Il flauto magico o La traviata, in versioni adattate da studenti e studentesse UniMc dei corsi in Scienze della Formazione, Lettere e Filosofia. Le storie — spesso tragiche, complesse, intense — vengono rese accessibili senza perdere in profondità. I bambini disegnano, ricostruiscono le trame con l’aiuto di storyboard, giocano con il coding e ascoltano le arie liriche più celebri. Ogni attività è progettata per risvegliare immaginazione, emozioni e pensiero critico.

Il cuore visibile del progetto è la collana di libri illustrati Operattivamente, pubblicata da EUM. Titoli come Rigoletto, Turandot o Il barbiere di Siviglia prendono vita grazie al lavoro corale di: studenti universitari, che rielaborano i testi; bambini delle scuole primarie, che aggiungono disegni e materiali illustrativi; studenti dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, che curano le illustrazioni.

Un modello editoriale partecipativo, in cui la conoscenza si costruisce insieme. I volumi sono concepiti per essere usati in ambito scolastico ed extrascolastico, ma anche nelle biblioteche, nei musei, nei teatri e nei contesti educativi informali. Rigoletto. The Story è già disponibile anche in lingua inglese, con l’obiettivo di estendere presto le traduzioni al francese, spagnolo, portoghese, tedesco e cinese.

I laboratori ispirati alla collana seguono una precisa regia pedagogica: ambienti raccolti, narrazione immersiva, oggetti simbolici, disegno, ricostruzione del racconto, coding, puzzle, scenografie. E, dove possibile, incontri con cantanti lirici dal vivo, accompagnati dal pianoforte. 

Operattivamente non si limita a “semplificare” l’opera per i bambini. La sua forza sta nel riconoscere l’infanzia come interlocutrice intelligente e sensibile, capace di comprendere anche le emozioni più complesse se adeguatamente guidata. Le storie d’opera parlano infatti di gelosia, tradimento, libertà, coraggio, paura. Parlano della vita. E in questo, ci ricordano che l’educazione culturale è anche un’educazione affettiva, etica e sociale.

Con questo progetto, l’Università di Macerata si pone all’avanguardia nella sfida più grande del nostro tempo: avvicinare le nuove generazioni alla cultura, utilizzando i tempi e i modi dei più giovani.