Ecco come l’Università di Macerata e il Teatro alla Scala di Milano si impegnano per rendere le arti accessibili a un pubblico più ampio, affinché le persone con disabilità sensoriali possano apprezzare un numero sempre maggiore di opere liriche, balletti e opere per bambini.

L’Opera è una composizione di elementi che si arricchiscono vicendevolmente di armonia e magia per dare corpo e vita a un testo letterario. Le luci della ribalta si accendono sull’azione scenica, scandita dalla musica e dal canto, e su personaggi nati dall’inchiostro di una penna o dai tasti di una macchina da scrivere, che muovono i propri passi e consumano la loro vita, tragica o comica, dipende dal genere, all’interno di una scenografia. Via il sipario, inizia lo spettacolo… Per tutti, grazie all’Università di Macerata.

Nell’ambito della convenzione con il Teatro alla Scala di Milano, tra i più prestigiosi al mondo, che da oltre 246 anni ospita i principali artisti nel campo internazionale delle arti sceniche, la professoressa Elena Di Giovanni ha avviato un’attività di consulenza con la Fondazione meneghina. L’Opera è, per sua natura, uno spettacolo multimediale, le attività proposte all’interno della convenzione con UniMC muovono per valorizzarlo affinché tale completezza artistica sia un’esperienza fruibile da tutti. La professoressa Elena Di Giovanni, in qualità di Direttrice del Master AMAC – il quale ha come obiettivo la creazione di figure professionali con una preparazione completa e di taglio internazionale in grado di inserirsi nei molteplici ambiti di applicazione dell’accessibilità ai media, alle arti e alla cultura – si occupa di una moltitudine di aspetti di cui si compone la convenzione con La Scala.

“Io coordino tutti i servizi di accessibilità del Teatro e mi occupo della formazione del personale, sia dei vari comparti come marketing, comunicazione, sovrintendenza, accoglienza, sia del personale di sala. Inoltre, coordino anche i progetti dedicati alle persone con disabilità”.

Per rendere le arti accessibili a un pubblico più ampio, La Scala si è impegnata per tre stagioni, a partire già dalla 2023/2024 fino alla 2025/2026, affinché le persone con disabilità sensoriali possano apprezzare un numero sempre maggiore di opere liriche, balletti e opere per bambini. Un esempio di libretto inclusivo è Il Piccolo Spazzacamino di Benjamin Britten, un’opera del 1948 in cui il giovanissimo protagonista Sam, data l’esile corporatura, è uno dei tanti addetti a calarsi dentro le canne fumarie per pulirle, almeno finché non rimane incastrato nel camino di una casa in cui vivono quattro bambini che, con l’aiuto della tata Rowen, lo liberano sia dalla prigionia fisica che dal giogo dei suoi aguzzini. La professoressa Di Giovanni ha preso parte alla progettazione e realizzazione dei materiali inclusivi per la pubblicazione del libro di sala in formato digitale. Le oltre 13.000 interazioni con Il Piccolo Spazzacamino confermano l’importanza e la necessità di questa tipologia di contenuti. Un libretto inclusivo è uno spazio per una narrazione fruibile da chi è ipovedente, cieco o non udenti.

La Scala per tutti e ArenaPerTutti sono progetti grazie ai quali più di 1600 persone con disabilità sono state coinvolte in spettacoli cui, altrimenti, non avrebbero potuto prendere parte, attraverso modalità differenti a seconda della necessità. Non solo percorsi multisensoriali, ma anche trailer bilingue accessibili, con traduzione in lingua dei segni italiana e internazionale, audio descrizione e sottotitoli per non udenti, oltre ai programmi di sala digitali. Quest’ultimi, proprio come il libretto inclusivo dell’opera di Britten, offrono testi semplificati con caratteri modificabili e ingrandibili, audio descrizione per le persone cieche e ipovedenti, testi tradotti nella lingua dei segni italiana e internazionale, e l’opzione Easy To Read ideata per persone con disabilità cognitive.

L’Università di Macerata, prima con il progetto avviato con lo Sferisterio di Macerata e l’Arena di Verona, e ora con La Scala di Milano, si conferma in prima linea per attività di promozione di un tipo di accessibilità che favorisca l’inclusione totale ai luoghi d’arte e di spettacolo.