C’è una storia nell’Impero romano che non si legge spesso nei manuali scolastici, né si trova tra le narrazioni più celebrate del potere assoluto. È la storia dei vinti prima ancora di combattere, dei giovani eredi esclusi, avvelenati, sacrificati sull’altare della ragion di Stato.
In un'epoca in cui le sfide educative si moltiplicano e le risposte tradizionali sembrano non bastare più, il pensiero di Mario Lodi rimane un faro per chi vuole costruire una scuola che non sia solo un luogo di apprendimento, ma anche di crescita, emancipazione e partecipazione.