Due docenti dell’Università di Macerata offrono prospettive interessanti sull’influenza delle nuove tecnologie nelle recenti elezioni presidenziali americane, con un focus sull’uso dell’intelligenza artificiale (IA) e della blockchain.
Emanuele Frontoni evidenzia come l’IA abbia amplificato la disinformazione tramite social media, producendo contenuti realistici ma ingannevoli che influenzano l’opinione pubblica, in particolare nei cosiddetti “swing states”. La sua analisi riflette le nuove sfide per le democrazie, che devono confrontarsi con campagne di manipolazione multimediali sempre più sofisticate.
Dall’altra parte, Gian Luca Comandini sottolinea il ruolo della blockchain nelle piattaforme di previsione elettorale. A differenza dei sondaggi tradizionali, questi strumenti sfruttano i flussi finanziari delle scommesse, considerati più affidabili per prevedere l’esito elettorale. Entrambi gli interventi evidenziano come tecnologie innovative possano alterare profondamente i meccanismi di informazione e previsione politica.