L’Università di Macerata e l’Università delle Tre Età UniTre di Tolentino hanno avviato una collaborazione per promuovere una riflessione approfondita su democrazia, leadership e diversità di genere.
Il progetto del Dipartimento di Studi Umanistici, guidato dalla professoressa Simona Antolini, coniuga ricerca storica e filosofica con un’azione concreta di sensibilizzazione della comunità. L’iniziativa coinvolge storici, filosofi e archeologi dell’Università, che esplorano i modelli di leadership democratica dal mondo greco e romano fino ai giorni nostri.
«Abbiamo deciso di creare un corso in 10 lezioni per l’UniTre di Tolentino dal titolo “Dalla democrazia ateniese alla democrazia digitale: la costruzione della leadership e la partecipazione popolare nel corso dei secoli”», spiega Antolini. «L’obiettivo è confrontarsi con i modelli di leadership storicamente significativi, partendo da Atene, passando per Roma, e arrivando alla contemporaneità, in una società globale. In questo contesto, i temi legati alla cultura democratica si intrecciano con le sfide del mondo digitale, le interazioni virtuali, la manipolazione dell’informazione, e il modo in cui il processo democratico si manifesta nella partecipazione del popolo alle nuove forme di leadership e al controllo del potere».
Il progetto è nato nell’ambito di una convenzione sottoscritta con l’UniTre, il comune e la Fondazione Franco Moschini, che ha la gestione del PoliTeama, e ha coinvolto gli iscritti e la cittadinanza tutta.
Il corso, che si è svolto tra ottobre 2023 e gennaio 2024, è stato un vero e proprio viaggio attraverso storie e mondi lontani e ha trattato temi cruciali, come la democrazia nell’era digitale e la consapevolezza critica riguardo alle fake news.
«La consapevolezza storica aiuta a mantenere la libertà dell’uomo che deve essere dominus della tecnologia e non asservito dalla macchina», afferma la professoressa Antolini, che continua «Al giorno d’oggi, l’accesso all’informazione è totalmente libero ma non sempre democratico. Nella totalità dei contenuti che spesso non sono verificati, se non si matura un senso critico autonomo, c’è il rischio di essere manipolati da una giungla di informazioni dove quella più diffusa diventa quella corretta».
Un altro tema centrale è stato l’importanza della partecipazione attiva della comunità nella valorizzazione del patrimonio culturale. La memoria storica, come sottolineato nel corso, deve essere un bene condiviso e non delegato esclusivamente ai leader. Questo approccio promuove una coscienza critica e una responsabilità condivisa tra i cittadini.
Inoltre, si è riflettuto sul ruolo degli spazi pubblici nella democrazia. La democrazia si svolge anche in un contesto fisico, e lo spazio ha un ruolo fondamentale. Le idee circolano in spazi concreti ed è proprio in luoghi come le piazze del Novecento che si sono svolti i grandi discorsi, sia dei dittatori che dei movimenti popolari. Lo spazio, dunque, diventa uno strumento di comunicazione. Ma come possiamo restituire questi luoghi alla gente, affinché tornino a essere spazi di partecipazione e dialogo?
Verso il Secondo Corso: Donne, Carisma e Leadership
Il successo del primo corso ha portato alla creazione di un secondo ciclo, dal titolo “Donne, carisma, poteri: esperienze di leadership nelle biografie femminili”. Questo nuovo percorso si propone di esplorare la leadership femminile attraverso i secoli, interrogandosi sulla presenza e sul riconoscimento del carisma delle donne nella storia.
«Non si parla di femminismo», conclude Antolini, «ma di rispetto della diversità di genere e valorizzazione della donna come essere umano autonomo rispetto all’uomo».
Le lezioni si concentreranno su figure storiche e mitologiche femminili significative, analizzando il loro ruolo rispetto agli uomini e l’evoluzione della loro rappresentazione nel tempo. Un altro viaggio dalla Grecia antica alle donne emancipate dell’Etruria, passando dalle principesse del mondo latino fino alle eroine contemporanee.