Nel 2018 solo un terzo dei ricercatori nell’UE erano donne e le loro condizioni di lavoro erano inferiori.

L’Università di Macerata è coordinatrice di un progetto dal respiro internazionale, il cui obiettivo è valicare i confini del mondo studentesco, mirando ad educare le persone che lo abitano sui temi dell’uguaglianza di genere: studenti e non. La portata degli obiettivi di PRO-GENDERING è talmente ampia da andare oltre i confini dell’Università, apportando un cambiamento nelle persone che popolano gli istituti di istruzione superiore e, di conseguenza, nella società.
Per il team di ricerca UniMC del Dipartimento di Scienze della Formazione – composto da Isabella Crespi (coordinatrice), Natascia Mattucci, Marta Scocco, Melanie Sara Palermo e Nicola Ingarra – la promozione dell’uguaglianza di genere in campo universitario è il primo passo per costruire comunità educative realmente inclusive e per contribuire al raggiungimento di obiettivi sociali più ampi: abbattere gli stereotipi, promuovere la giustizia sociale e costruire un mondo più equo per le generazioni future. La disuguaglianza di genere nella ricerca limita il valore della conoscenza scientifica per trovare soluzioni inclusive ai problemi sociali contemporanei, come previsto dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Secondo il rapporto 2021 “She Figures”, nel 2018 solo un terzo dei ricercatori nell’UE erano donne e le loro condizioni di lavoro erano inferiori.
L’Università di Macerata, assieme a cinque partner di rilievo nei campi di ricerca relativi alle questioni di genere, alle pari opportunità e nell’ambito dell’istruzione superiore, si occuperà per 36 mesi di sviluppare gli obiettivi di PRO-GENDERING coordinando università internazionali, quali: KMOP – education and innovation hub (Grecia), Spoleczna Akademia Nauk (Polonia), Vrije Universiteit Brussel (Belgio), Ludwig-Maximilians-Universitaet Muenchen (Germania) e Mykolo Romerio Universitetas (Lituania).
Il progetto, finanziato dall’Unione Europea per il tramite dell’Agenzia Nazionale INDIRE, nell’ambito del programma Erasmus+ KA220 (Cooperation Partnerships in higher education), ha come obiettivi chiave, attraverso know-how per l’implementazione dei Gender Equality Plan – GEP, l’educazione degli studenti universitari sul tema delle Gender Equality Action Plan.
“PROmoting Gender mainstrEaming iN acaDemia through thE enhancement of gendeR equalIty and iNclusion in hiGher education”: estendendo l’acronimo utilizzato quale nome del progetto, sono snocciolati gli obiettivi posti sin dal suo avvio nel 2023. Attraverso una ricerca specifica sull’uguaglianza di genere all’interno dei contesti universitari – composti da studenti, docenti e amministrazione – si è indagato il grado di conoscenza e applicazione di questo tema così attuale.
Quasi tutte le Università Europee si sono dotate dei GEP, ovvero il documento progettuale e programmatico per l’uguaglianza di genere. Un piano che a Macerata viene implementato da anni e su cui è stato svolto un monitoraggio degli sviluppi e dei miglioramenti ottenuti.
Per Isabella Crespi, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, il GEP è uno degli strumenti principali attraverso cui applicare l’uguaglianza di genere e monitorare gli sviluppi e miglioramenti possibili, al fine di continuare a lavorare soprattutto in virtù del reale impatto sulle varie dimensioni e attività che si svolgono all’interno delle Università.

“Nei primi 14 mesi di PRO-GENDERING, insieme ai co-partner provenienti dalle diverse aree geografiche dell’Europa, il team UniMC ha svolto una ricerca attraverso la somministrazione di un questionario, rivolta alle comunità accademiche dei Paesi partecipanti al progetto. Dai risultati ottenuti abbiamo prodotto la prima documentazione, pubblicata sul sito dedicato al progetto, composta da un’analisi comparativa per ogni Paese e da linee guida per implementare l’uguaglianza di genere all’interno delle Università partner e non solo: il documento è a disposizione di qualsiasi altro Ateneo”.
Ad appena un anno dalla sua istituzione, l’esito è più che positivo: in tutti i Paesi di provenienza dei partner di Pro-Gendering c’è stato un effettivo miglioramento nella percezione e nell’attuazione di misure che garantiscano gli obiettivi per cui il progetto europeo è nato, a prescindere dal differente punto di partenza di ciascuna Università coinvolta. La componente studentesca si è sin da subito configurata quale elemento fondamentale per il progetto finanziato nell’ambito del programma Erasmus+ KA220, non solo in qualità di destinatari, ma in modo attivo, attraverso il loro coinvolgimento nella programmazione di politiche universitarie all’interno degli atenei. Gli studenti e le studentesse sono persone inserite all’interno di un tessuto sociale, la cui sensibilità contribuisce alla società cui appartengono.
“Con un progetto che lavora sulle politiche nazionali – sottolinea Crespi – ci si rende conto che quanto più i governi, dei vari Paesi, sono attenti e coinvolgibili in queste tematiche, tanto più consentono di migliorare l’efficacia delle politiche dentro e fuori gli Atenei”.
Le prospettive di Pro-Gendering sono chiare e così le azioni da attuare nei restanti mesi di progetto: ad esempio, attivare dei laboratori partecipativi, rivolti agli studenti, per promuovere l’osservazione e le relative proposte rispetto a come, oggi, nei loro Atenei viene attuato il tema dell’uguaglianza di genere.
UniMC è coordinatrice di un progetto il cui punto di partenza è l’esistente della comunità accademica, ma la cui fase finale si raggiunge con il coinvolgimento della società circostante in cui tutte le Università, a partire dalle sei coinvolte direttamente in Pro-Gendering, sono inserite. Una realtà come quella di Macerata, che ha un tessuto ben integrato tra i lavori di ricerca universitari e la comunità, è un esempio virtuoso della fattibilità del futuro sviluppo delle tematiche affrontate nei 36 mesi di progetto europeo presso gli stakeholder. Le tematiche di Pro-Gendering ricadono automaticamente sul tessuto sociale: gli studenti di oggi saranno i professionisti di domani.